Ad Ayn Rand piacerebbe questo nuovo sentimento futurista. Ben venga. Non so però se l'accelerazionismo totale sia davvero la soluzione; ad accelerare e trascinarci via ci pensano già la tecnologia e il Capitale. Ma questo forse è il sentire americano. Da europeo penso invece che noi dovremmo rivolgerci - in questo momento storico - all'umanesimo. Accelerare, sì, ma navigare il Kali Yuga, o cavalcare la Tigre (come direbbe Evola) rimanendo ancorati a princìpi superiori e inevitabilmente spirituali. Il transumanesimo deve essere umanista prima ancora che tecnologico. Altrimenti stiamo lasciando una distopia immobile per una distopia vorticosa.
Ad Ayn Rand piacerebbe questo nuovo sentimento futurista. Ben venga. Non so però se l'accelerazionismo totale sia davvero la soluzione; ad accelerare e trascinarci via ci pensano già la tecnologia e il Capitale. Ma questo forse è il sentire americano. Da europeo penso invece che noi dovremmo rivolgerci - in questo momento storico - all'umanesimo. Accelerare, sì, ma navigare il Kali Yuga, o cavalcare la Tigre (come direbbe Evola) rimanendo ancorati a princìpi superiori e inevitabilmente spirituali. Il transumanesimo deve essere umanista prima ancora che tecnologico. Altrimenti stiamo lasciando una distopia immobile per una distopia vorticosa.